Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Ruggiero Brizzi.
scrivo con simpatia alcune note su un settimanale calabrese (La Riviera), lavoro in una piccola radio (Radio Venere) in provincia di Reggio Calabria e faccio una vita normale, con una ragazza che ancora non posso, economicamente, permettermi di sposare.
Faccio una vita normale, in un lembo di terra chiamata locride: esco con i miei amici, vado al bar e chiacchiero con gli anziani, i fine settimana vado a seguire qualche concertino di interessantissimi gruppi a Gioiosa, mi tengo in contatto con grandi realtà nazionali organizzando concerti e feste nel mio paese e nel mio comprensorio, vivo l’associazionismo locale.
Faccio una vita normale, come i miei coetanei delle province del centro nord.
Faccio una vita normale fino al momento in cui apro internet, putroppo fonte unica di verità negli ultimi periodi. In modo ormai costante e quotidiano gente lontana da questi luoghi, forte di un amicizia o di un parente negli inferi calabri, racconta, nel modo più altisonante e giudicando senza molte distinzioni, il dramma di vivere nel posto peggiore d’Europa.
Nelle ultime settimane navigare coincide con affondare: lo scoglio è l’informazione, Schettino è il giornalista medio.
Riporto di seguito una serie di link (video, dichiarazioni, inchieste e articoli di giornale) che nell’ultimo mese hanno costruito una, alquanto poco generosa, immagine della Calabria.
10 Gennaio: la notizia che Giovanni Tizian, scrittore calabrese, finisce sotto scorta viene descritta così da due importanti testate giornalistiche:
“Accade a Modena, piena Emilia Romagna, non a Casal di Principe, nel quartiere partenopeo di Forcella o nella provincia calabrese” (Il fatto Quotidiano)
“nella sua terra, Bovalino, nel centro della Locride, la vita era diventata impossibile” (left.it).
14 Gennaio ( http://ondemand.mtv.it/serie-tv/mtv-news/s02/mtv-news-crescere-a-rosarno-s02e20-05 ) MTV descrive con questo video la storia di Jessica, titolando il reportage “CRESCERE A ROSARNO”
Commentiamo in centinaia, tutti molto arrabbiati e in decine condividono il mio intervento: “ragazzi la cosa insensata non è Jessica (figlia della sballatissima modernità televisiva più che di un contesto sociale malato), ma l’informazione di questi signori di MTV che per vendere e per far vedere un prodotto che può fare polemica e scalpore costruiscono servizi ad hoc e se ne fottono di tutta la realtà che circonda Rosarno e noi calabresi. MTV, ma se sei un canale musicale perché non sei venuto a Rosarno a riprendere il grandioso concerto di Brunori o quello di Bregovic l’anno scorso??? Ma chi vi pari ca simu?!?!?
Smettetela, siete voi la nostra rovina.”
Purtroppo oggi non si può più accedere alla pagina dei commenti direttamente dal sito, ma bisogna ritrovare il vecchio link per poter leggere tutti gli interventi.
25 Gennaio ( http://www.ustation.it/contenuti/video/5802-biagio-simonetta-la-letteratura-pua-sconfiggere-l-ndrangheta )
USTATION e Radio Phonica di Perugia, intervistano, Biagio Simonetta, ennessimo scrittore di libri contro la ndrangheta che sul suo profilo FB tiene come immagine di copertina una grafica con scritto “A natale regala Faida”
Il mio commento (di seguito) al servizio è stato rimosso da chi si vanta di essere il media libero degli universitari: “Non ce la faccio più di tutto questo. Dell’alimentare giorno dopo giorno dopo giorno stereotipi su stereotipi….parlano di "confronto con la realtà" due soggetti che stanno da un’altra parte. Massimo rispetto per Simonetta. Ma non può essere sola questa l’informazione…. credetemi, c’è tutto un altro mondo qui. Esiste tutto un altro mondo che nessuno racconta e le cose che passano mi fanno sentire frustrato e solo, o meglio, solo con chi abita davvero questa realtà. è questa la vera solitudine di cui siamo vittime: la solitudine di un informazione che riesca a positivizzare ogni tanto qualcosa e che non stia solo e sempre a vendere sui morti ammazzati e sulle commissioni d’accesso (che vi ricordo stanno pure a Pavia). E poi caro giornalista….: "Manca la cultura??? " Ma che cazzo dici?!? Forse manca a te figlio mio che disconosci gli enormi fermenti culturali che sta attraversando la Calabria….! L’antimafia qua, si fa a 90 euro all’ora mentre nessuno insegna ai ragazzi a fare un mestiere…"Vorrei tornare un giorno e vivere in una terra migliore!" Ma è così difficile capire che basta non abbandonarla!??”
26 Gennaio: http://www.youtube.com/watch?v=S0H-nOFoDrk
Mimmo Cavallaro, noto musicista locrideo è ospite al Tg3 LineaNotte. Nel dialogo con il giornalista Maurizio Mannoni viene fuori che la ‘ndrangheta è legata alla tarantella piuttosto dell fenomeno pazzesco "Mimmo Cavallaro" che fa più concerti di tutti al mondo, in una sola stagione. Numeri come 200 esibizioni all’anno. In ogni parte del globo.
Alessandro Giuli, vicedirettore del Foglio, da la sua illuminante e consacrante affermazione nel momento in cui, guardando le immagini del Tarantella Festival di Caulonia, afferma: “avete visto quante ragazze ci sono? È un bellissimo segnale in queste terre!”, come se le ragazze di “queste terre” siano tirate fuori da casa dalla tarantella, per giunta ndranghetista.
30 Gennaio: All’inaugurazione dell’anno giudiziario a Reggio Calabria, i dati che vengono forniti, sono allucinanti. Il direttore di Zoom Sud avanza l’ipotesi, più che plausibile, di un errore grossolano e imbarazzante di fondo che fa comunicare alla magistratura (che non applica evidententemente delle verifiche sui dati) che il 27% della popolazione Reggina è affiliata alla ndrangheta.
(http://www.zoomsud.it/index.php?option=com_content&view=article&id=27346%3Areggio-anno-giudiziario-tra-errori-e-pregiudizi-e-lo-sputtanamento-della-calabria-e-del-sud&catid=82%3Aprimo-piano&Itemid=136 )
6 Febbraio: Scopro in rete grazie ad un amico, la tristezza di un Bianchisano emigrato a Milano che a quanto pare è diventato anche famoso nei circuiti di musica Hip Hop. Volgare, bassissima e a tratti vomitevole: questa la sua rappresentazione in musica dei luoghi comuni per eccellenza sulla sua terra natia. Grazie stronzo.
(http://www.youtube.com/watch?v=TIhe7NgAmdo&feature=share ) Il mio commento: “è facile vendere parlando male e sparando luoghi comuni su tutta una regione. Lo fanno tutti da troppo tempo. Non lo meritiamo più, non lo merita la gente onesta che vive questa terra quotidianamente.BASTA!! iniziate a guardarvi intorno,se vivete in calabria..scoprirete il fermento culturale pazzesco che c’è da Cosenza alla Locride.Poi scriverete altre cose,se avrete il coraggio.” Non ho ricevuto risposte, anzi solo pollici in giù.
L’etichettamento produce conseguenze deleterie, tanto da rifiutarmi di dire “anche al nord è così”, “la mafia sta nella politica”. Altri luoghi comuni.
Vorrei un’informazione completa che non corra dietro alla notizia che vende di più, ma che si ponga come strumento per la difesa di migliaia di cittadini onesti e silenziosi che giorno dopo giorno, oltre a subire spesso le angherie della criminalità, devono ora sorbirsi anche gli stereotipi dell’informazione.
La Mafia, la ndrangheta vanno denunciate, è ovvio, ma originare del pregiudizio è cosa di pari gravità e i massmedia hanno delle responsabilità enormi. Io ve lo dico oggi, 10 febbraio 2012.
Come faccio a dire che vivo una vita normale se tutti continuano a dirmi che vivo nel più brutto territorio d’Europa?
Né con la mafia, né con l’antimafia da Giletti, né con l’anti-antimafia contro Don Ciotti.
Solo una vita normale e onesta, che magari ci aiutiamo tutti.